Nel prossimo Consiglio c’è un’altra mozione che verrà discussa. Si tratta della proposta, presentata da Paolo Verda a nome del PD, per accorciare i tempi sulla questione del capannone abusivo: tirarlo giù e rifarlo. Con le dimensioni corrette. Molto semplicemente. Il testo:

VISTO

– gli atti della Conferenza dei servizi, in sede deliberante, tenutasi in data 11 agosto 2009, nel corso della quale veniva approvato il progetto di variante del nuovo Porto turistico di Imperia, ad esclusione del capannone da destinarsi alla cantieristica;

PRESO ATTO

– dell’evolversi delle inchieste giudiziarie relative al predetto capannone che prevedibilmente porteranno ad un prolungamento delle indagini della magistratura, con contestuale pericolo di ritardi nella conclusione dell’opera;

– dell’impellente necessità di rilanciare ed incentivare lo sviluppo occupazionale cittadino, anche mediante l’insediamento di nuove attività produttive nell’area della cantieristica navale sul nuovo porto di Imperia;

CHIEDONO

al Sindaco di Imperia, di farsi portavoce, all’interno e nei riguardi della società partecipata Porto di Imperia S.p.A., circa l’improcrastinabile necessità di completamento dell’opera e pertanto di richiedere alla società stessa:

– di procedere allo smantellamento dei manufatti difformi dal progetto definitivo approvato in data 20 dicembre 2005;

– di farsi carico di una prescrizione da apporre, in sede di Conferenza dei servizi deliberante, circa la necessità di una riduzione dell’impatto paesistico – ambientale e volumetrico, in modo tale da garantire il rispetto dei volumi limite previsti dal Piano Regolatore Portuale e la salvaguardia delle visuali panoramiche.

Tutto ciò al fine di poter concludere la vicenda nel più breve e condivisibile iter di approvazione.