La Porto di Imperia Spa, per voce della presidentessa Beatrice Cozzi Parodi, ha fatto sapere che a finire il porto al posto di Acquamare sarebbe stato il terzo socio, la ‘Imperia Sviluppo’, e cioè la cordata di imprenditori locali che inizialmente (tanti anni fa) si era proposto come il soggetto che avrebbe dovuto costruire l’opera.
La realtà supera la fantasia, perché oggi sui giornali c’è Gianfranco Carli, uno degli imprenditori locali appunto, che smentisce di averne mai parlato con gli altri soci. E dice di non essere neppure troppo d’accordo; d’altronde se avessero mai avuto le capacità e le possibilità di far da soli, ci avrebbero pensato già all’epoca, senza andare a cercare Caltagirone.
Quindi, in poche parole, secondo Carli le dichiarazioni della Parodi (tipo “l’intesa con Acquamare è già stata discussa informalmente tra i soci di Imperia Sviluppo”, “c’è già un accordo informale di massima”, “dobbiamo solo definire i dettagli”, eccetera) erano un po’ tutte balle.
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