Sono successe delle cose interessanti, per così dire. Il Tribunale ha innanzitutto richiesto il fallimento della Porto di Imperia Spa, perché evidentemente la via del concordato non è stata ritenuta percorribile. Durante una conseguente conferenza stampa, l’amministratore unico della società Argirò, ha espresso alcune considerazioni sibilline:
Avverto intorno alla mia persona un clima un pò negativo. Diciamo che c’è una particolare attenzione nei miei confronti da parte da parte di molti organi e non vorrei che nei prossimi giorni, visto il lavoro delicato che sto portando avanti, si determinasse un quadro intimidatorio
Probabilmente subodorava che sarebbe successo qualcosa di eclatante, come poi è stato. E’ stata avviata a suo carico un’indagine che coinvolge anche l’editore del giornale online Sanremonews. Il fatto contestato, se verrà provato, è questo: un accordo sottobanco tra il manager e l’editore per togliere la copertura delle vicende portuali al giornalista Gabriele Piccardo, troppo scomodo, e affidarla a un altro.
La questione e gli interrogativi che suscita – ben riportati in questo editoriale di Andrea Moggio – riguarda la libertà di informazione e le ingerenze affaristiche/politiche sugli organi di stampa. Insomma un problema vecchio come il mondo (o più semplicemente come la stampa). Aggiungo che non è la prima volta che ne sentiamo parlare da queste parti, dove – sempre in questi giorni di votazioni – c’è chi ha mostrato una certa nota arroganza nei confronti dei giornalisti colpevoli di non bersi tutto quello che gli si racconta.
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